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capitolo decimottavo 29

bero ciò che egli vuol far dire al teste, ma che il teste non disse così come glielo vuol far dire lui, questo metodo il Relatore Laurenti lo adopera con frequenza.

Dal § 77 al § 148 il Relatore si estende nel dare le resultanze processuali — con la Stia solita alchimia ben combinate fra loro per dare rilievo a tutte le circostanze che interessano il Fisco e trascurando quelle che infirmerebbero o modificherebbero le medesime — sulla goffa congiura Facciotti alla salita di Marforio.

Queste resultanze sono le più numerose e questa è la parte più pingue della relazione e ciò per due ragioni: e perchè quella congiura costituiva il vero ambiente in cui abitualmente viveva il Bernasconi e perchè in essa erano penetrati molti delatori, a cominciare da quell’ufficiale Antonio Toncker, offertosi spontaneamente al Colonnello Tittoni e al Conte Rossi di spiare, raccogliere e riferire giorno per giorno a terminare con quell’abietto omicida Gregorio Salvati.

Ora in tutto questo argomento il Relatore procede con metodo prudenziale e pieno di riguardo verso i rivelatori e mentre chiama continuamente N. il ricco signore contumace, il Principe di Canino, designa col N. fornaio, il rivelatore Antonio Toncker, col F. di Aquila, Franco Cecchetti confidente di polizia.

Al punto di vista della verità storica i fratelli Facciotti e specialmente Bernardino, non possono ispirare alcun interesse, sia dal lato morale, sia dal lato delle loro sovversive tendenze comuniste, sia, più specialmente, pel metodo puerile e stolido seguito nel raccogliere e nel condurre quella loro congrega, metodo che, alla fine, desta commiserazione verso quei due sventurati, evidentemente incoscienti e divenuti istrumenti di agitatori avventati e sconclusionati, i quali avrebbero dovuto, per la istruzione e per la esperienza loro, essere più consapevoli dei Facciotti, ma che, in realtà, lo erano meno di essi.

Pure, dal punto di vista della verità storica, importa considerare che se, di ottanta testimonii esaminati intorno a quei due e alla loro chiamiamola pure congiura, venti-