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24 il processo di pellegrino rossi

Cosicchè, a dire il vero, non c’era bisogno di congiure e di convegni faziosi per determinare quel dissidio che la logica storica aveva imposto e determinato: ma al Padre Bresciani era piaciuto di descrivere quel banchetto e gli era piaciuto di farvi congiurare quei capi delle varie frazioni del partito liberale e patriottico e nessuno può impedire a un romanziere di creare quelle situazioni che meglio convengano ai fini che egli si è proposto se i personaggi sono da lui creati ed immaginati; che se poi i personaggi sono veri, reali, esistenti ed esistiti, se, per conseguenza, il romanziere entra nel campo della storia, allora veramente non sarebbe lecito prestare a quei personaggi pensieri che essi non ebbero o che non si sa se li ebbero e far loro commettere azioni che non commisero.

Ad ogni modo al Padre Bresciani era piaciuto così e alla stessa guisa piacque al Capitano Galanti, e al suo gerente responsabile Filippo Bernasconi prendere per punto di partenza delle loro rivelazioni e introdurre quindi nel processo contro gli uccisori del Conte Pellegrino Rossi il banchetto immaginario dell’Ebreo di Verona.

Ed ecco il Giudice Istruttore e Relatore Laurenti dar principio alle sue Risultanze sulla cospirazione fondandosi sulle rivelazioni di Filippo Bernasconi — che da questo momento diventerà il suo fido Acate — e prendendo per punto di partenza l’inizio proprio di quelle rivelazioni.

Così al § 11 il Laurenti riferisce il racconto dell’impunitario, il quale afferma che, il 2 maggio 1848, egli fu condotto in vettura da Girolamo Conti detto Girolametto fuori di Porta del Popolo in una vigna, poco prima di arrivare al ponte, in una stradetta a sinistra di chi va verso il ponte.

Là l’impunitario trovò riuniti il Mamiani, lo Sterbini, il Galletti, il Guerrini, Ruggero Colonnello, il Materazzi, il Bezzi, il Fabiani, Luigi Salvati, i quali — meno il Carbonaretto e il Colonnello — erano tutti emigrati e non potevano confermare o smentire le affermazioni del Bernasconi. Angelo Brunetti e molti altri. . . i quali mangiavano pesce fritto (!) e pare stessero aspettando proprio lui l’illustre Bernasconi. . . l’ultimo fra i gregari di quella parte della