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20 il processo di pellegrino rossi

testimonio che aveva affermato essere essi intervenuti, negarono la loro presenza alla Cancelleria: nè i Giudici Istruttori si incaricarono o ebbero il modo di provare il contrario; di guisa che, ammettendo anche come intervenuti i dieci imputati, i quali verosimilmente furono in realtà presenti, dagli atti all’Istruttore e Relatore Laurenti risultavano presenti alla Cancelleria, compreso il Grandoni, ventotto Legionarii. È vero che parecchi testimonii parlano genericamente chi di trenta, chi di quaranta, chi di cinquanta e qualcuno tino di sessanta Legionarii, ma, alle resultanze degli atti, dove sono i sessanta? chi sono i sessanta?

Oltre di che vi è da osservare che, fra quei ventotto presenti figurano Angelo Tittoni, Pietro De Angelis, Agostino Squaglia, Angelo Orioli, Odoardo Sansoni, Giuseppe Milanesi, Filippo Scalzi, Romolo Burri, Antonio Ranucci che, e per i loro precedenti e per la loro posizione e per le note loro opinioni o temperate o addirittura conservatrici, non poteva assolutamente l’Istruttore e Relatore Laurenti comprendere tra i sessanta che concorsero principalmente all’assassinio e che circondarono il Rossi nell’atto che veniva pugnalato, tanto più che, a parte le considerazioni testè fatte, dagli atti a lui risultava che alcuni di quei ventotto Legionari erano sulla piazza o nelle tribune pubbliche, e non nell’atrio.

La affermazione dunque, spacciata come resultanza degli atti è falsa ed è ugualmente incompleta e discordante dalle resultanze dagli atti l’altra affermazione, spacciata per resultante dagli atti, che un individuo vestito della detta tunica vibrò il colpo di pugnale al Rossi, giacchè, a voler essere onesto, imparziale e veritiero, il Giudice Istruttore e Relatore Laurenti, sulla base degli atti, avrebbe dovuto dire che Luigi Brunetti vestito della detta tunica, vibrò il colpo di pugnale al Rossi.

Di fatti, dalle concordi rivelazioni di Felice Neri, di Innocenzo Zeppacori e di Filippo Trentanove, dalle importantissime deposizioni di Ludovico Buti e di Agostino Ciolli e dagli accenni, o indizi, o descrizioni del feritore di altri sedici testimoni era acquisito in atti che l’uccisore di Pel-