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100 il processo di pellegrino rossi

guito al Decreto del 26 corrente e, fatto introdurre Sante Costantini, col mezzo di me ecc. fa al medesimo riconoscere la firma apposta alligata negli atti assunti ieri dal signor Giudice Laurenti, quale firma il Costantini riconosce per propria e non sa attribuire che ad uno scorso di penna la differenza del nome e cognome1.

Il Presidente fa notare al Costantini che la ricevuta porta la data del 15 novembre 1848 e non del 16 come esso aveva dedotto.

Costantini resta sorpreso e dice che deve essere un equivoco del Maestro di casa.

Alle opportune avvertenze e contestazioni di Monsignor Presidente Costantini sostiene che nei fogli ecc. ha detto la verità e riguardo alla data della ricevuta sostiene che deve essere un equivoco del Maestro di casa, quindi dichiara di non avere altro da aggiungere.

È fatto ritirare.

Il signor Avvocato Frassinelli, conforme alla richiesta fatta nella sua scrittura stampa al § 9, torna a fare formale istanza perchè il Tribunale ordini sia richiamato nella presente causa il processo compilato dal Tribunale Criminale di Roma contro il custode carcerario Onofrio Colafranceschi e che finì con sentenza del Tribunale stesso in data 15 novembre 1852 e che ha direttamente interesse nella presente causa.

Il Fiscale Generale, ignorando di quali maneggi si tratti, perchè nella causa di cui è parola non egli ma uno dei suoi sostituti prese le conclusioni, non ammette e non si oppone e se ne rimette al Tribunale.

Il Tribunale ordina che il Cancelliere ritiri immediatamente il processo di cui ecc.


    Borghese? Fu interrogato il Maestro di casa, ovvero il Computista, ovvero tutti tre?... V‘è solo di certo che la ricevuta era stata trovata.

  1. E qui proprio buio pesto e completo. Di che si tratta? Che vuol dirre la differenza del nome e cognome? Aveva egli firmato uno dei fogli degli atti assunti col nome e cognome di un altro? Mancando gli atti dell’istruttoria suppletiva, che avrebbero dovuto essere allegati, non si capisce nulla. Quel Cancelliere Castelli sarà stato anche Notaio, ma, tanto come Notaio quanto come Cancelliere, era certo adorno di una negligenza meravigliosa e di una fenomenale insipienza.