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bertà gallicane, il diritto che aveva la Chiesa alla libertà d’insegnamento che reclamava, con slancio di retorica veramente efhcace, sebbene paradossale, gridava: «Ah vol.invocate l’antico regime contro di noi? P]bbene, allora ristabilite tutto ciò che,nell’antico regime,ci era favorevole. Cosi l’ordine del clero componeva una Camera tutta intiera, la prima degli Stati generali; noi avevamo ottanta milioni di beni prediali: ordini monastici, abbadie, conventi coprivano il suolo della Francia: ci erano consiglieri di Stato della Chiesa e consiglieri chierici al Parlamento». [Ilarità-rumori).

Allora il fiero oratore dichiarava che non chiedeva nulla di tutto ciò, ma non domandava pel clero e pei cattolici che la libertà tale quale esisteva di diritto in Francia, di fatto in Inghilterra, di diritto e di fatto nel Belgio, e affermava che negare questa libertà era il colmo dell’oppressione, dell’ingiustizia e dell’ipocrisia, e conchiudeva: «Noi non vogliamo essere iloti; noi siamo i successori dei martiri e non tremiamo dinanzi ai successori di Giuliano l’Apostata: noi siamo i figli dei crociati e non retrocederemo dinanzi ai figli di Voltaire». (Movimenti diversi) 1.

A questo vigoroso discorso, rispondeva lì per lì, e da par suo, il ministro Villemain e nella successiva seduta del 17 aprile replicava prima con un discorso, accolto freddamente, il guardasigilli Martin (du Nord), poi Pellegrino Rossi, col seguente discorso, che ho creduto mio stretto dovere di riprodurre:


Io non vengo a difendere qui l’Università. Fiero di appartenerle, io le apporterei il mio debole soccorso se credessi che essa ne avesse ancora bisogno. Non lo credo. Io vengo ad aggiungere qualche osservazione al discorso, sotto ogni riguardo eccellente, del guardasigilli, osservazioni che hanno per scopo di difendere lo Stato contro gli assalti, e la Chiesa contro gli errori del signor conte De Montalembert.

La questione delle libertà gallicane è stata riprodotta, ma si disse che non vi s’insisterebbe di più, perchè essa non era in fondo che una questione teologica. No, o signori; se la questiono delle libertà della Chiesa gallicana può essere considerata, sotto un certo aspetto, come una questione teologica e di diritto canonico, sotto un altro aspetto, sotto il punto di vista che interessa essenzialmente il potere dello stato, essa è una questione eminentemente politica, una questione di diritto pubblico.


  1. Dal Moniteur Universel del 17 aprile 1844.