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— Ma no... — disse Santa.

— Torna a Canelli e aspetta gli ordini. Te ne daremo.

Due mesi dopo — la fine di maggio — Santa scappò da Canelli perché l’avevano avvertita che venivano a prenderla. Il padrone del cinema disse ch’era entrata una pattuglia di tedeschi a perquisirle la casa. A Canelli ne parlavano tutti. Santa scappò sulle colline e si mise coi partigiani. Nuto sapeva adesso sue notizie a caso, da chi passava di notte a fargli una commissione, e tutti dicevano che girava armata anche lei e si faceva rispettare. Non fosse stato della mamma vecchia e della casa che potevano bruciargli, Nuto sarebbe andato anche lui nelle bande per aiutarla.

Ma Santa non ne aveva bisogno. Quando ci fu il rastrellamento di giugno e per quei sentieri ne morirono tanti, Santa si difese tutta una notte con Baracca in una cascina dietro Superga e uscí lei sulla porta a gridare ai fascisti che li conosceva uno per uno tutti e non le facevano paura. La mattina dopo, lei e Baracca scapparono.

Nuto diceva queste cose a voce bassa, si soffermava ogni tanto guardandosi intorno; guardava le stoppie, le vigne vuote, il versante che riprendeva a salire; disse «Passiamo di qua». Il punto dov’eravamo arrivati adesso, nemmeno si vedeva dal Belbo; tutto era piccolo, annebbiato, lontano, ci stavano intorno soltanto costoni e grosse cime a distanza. — Lo sapevi che Gaminella è cosí larga? — mi disse.

Ci fermammo in co’ d’una vigna, in una conca riparata da gaggie. C’era una casa diroccata, nera. Nuto disse in fretta: — Ci sono stati i partigiani. La cascina l’hanno bruciata i tedeschi.

— Sono venuti due ragazzi a prendermi al Salto una sera, armati, li conoscevo. Abbiamo fatta questa strada di oggi. Camminammo ch’era già notte, non sapevano dirmi che cosa Baracca volesse. Passando sotto le cascine i cani abbaiavano, nessuno si muoveva, non c’erano lumi, sai come andava a quei tempi. Io non ero tranquillo.

Nuto aveva visto acceso sotto il portico. Vide una moto nel cortile, delle coperte. Ragazzi, pochi — l’accampamento l’avevano in quei boschi laggiú.

Baracca gli disse che l’aveva fatto chiamare per dargli una notizia, brutta. C’erano le prove che la loro Santa faceva la spia, che i rastrellamenti di giugno li aveva diretti lei, che il comitato di Nizza l’aveva fatto cader lei, che perfino dei prigionieri tedeschi avevano


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