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dalla bocca. — Tirati su, — diceva il padre, — matta — . Ma Rosina era morta, e anche la vecchia adesso stava zitta.

Allora il Valino aveva cercato lui — e lui via. Dalla vigna non si sentiva piú nessuno, se non il cane che tirava il filo e correva su e giú.

Dopo un poco il Valino s’era messo a chiamare Cinto. Cinto dice che si capiva dalla voce che non era per batterlo, che lo chiamava soltanto. Allora aveva aperto il coltello e si era fatto nel cortile. Il padre sulla porta aspettava, tutto nero. Quando l’aveva visto col coltello, aveva detto «Carogna» e cercato di acchiapparlo. Cinto era di nuovo scappato.

Poi aveva sentito che il padre dava calci dappertutto, che bestemmiava e ce l’aveva col prete. Poi aveva visto la fiamma.

Il padre era uscito fuori con la lampada in mano, senza vetro. Era corso tutt’intorno alla casa. Aveva dato fuoco anche al fienile, alla paglia, aveva sbattuto la lampada contro la finestra. La stanza dove s’erano picchiati era già piena di fuoco. Le donne non uscivano, gli pareva di sentir piangere e chiamare.

Adesso tutto il casotto bruciava e Cinto non poteva scendere nel prato perché il padre l’avrebbe visto come di giorno. Il cane diventava matto, abbaiava e strappava il filo. I conigli scappavano. Il manzo bruciava anche lui nella stalla.

Il Valino era corso nella vigna, cercando lui, con una corda in mano. Cinto, sempre stringendo il coltello, era scappato nella riva. Li c’era stato, nascosto, e vedeva in alto contro le foglie il riflesso del fuoco.

Anche di lí si sentiva il rumore della fiamma come un forno. Il cane ululava sempre. Anche nella riva era chiaro come di giorno. Quando cinto non aveva piú sentito né il cane né altro, gli pareva di essersi svegliato in quel momento, non si ricordava che cosa facesse nella riva. Allora piano piano era salito verso il noce, stringendo il coltello aperto, attento ai rumori e ai riflessi del fuoco. E sotto la volta del noce aveva visto nel riverbero pendere i piedi di suo padre, e la scaletta per terra.

Dovette ripetere tutta questa storia al maresciallo e gli fecero vedere il padre morto disteso sotto un sacco, se lo riconosceva. Fecero un mucchio delle cose ritrovate sul prato — la falce, una carriola, la scaletta, la museruola del manzo e un crivello. Cinto cercava il suo coltello, lo chiedeva a tutti e tossiva nel puzzo di


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