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dai baffi cinesi. — A Marsiglia, — disse, — le belle signore vanno al porto nelle case di piacere e pagano per farsi nascondere dietro una tenda.

Io pensavo che avrei dovuto andare a dormire e che domani era una grossa giornata. Momina disse: — Pagare perché? Fanno loro un favore alle case.

Loris, Fefé, il mezzo gobbo e gli altri, tutti gridarono ch’era bello far pagare le donne. La Nenè entrò nel nostro crocchio. Ormai facevamo un solo cerchio, compreso il gatto sulle ginocchia di Momina. Qualcuno mi palpava il fianco. Gli dissi di smetterla.

— Sentite — disse un ragazzo nuovo, che non conoscevo, — ripassando il Po si arriva in via Calandra. Lo sappiamo, — guardò me e Momina con aria insolente, — che una signora non ci passa volentieri. Ebbene, andiamoci insieme. Beninteso, all’osteria. Dai vetri si vede il va e vieni. Ci state tutti?


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