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ceva, ai loro discorsi, al coraggio di Momina ch’era disgustata della vita piú di lei ma rideva e diceva: «Per uccidermi aspetto la bella stagione, non voglio esser sepolta con la pioggia». — Io, — disse Rosetta, — non ho avuto piú pazienza di aspettare...

— Ma non avete litigato con Momina?

— No, discutiamo a volte, come ieri sera, ma siamo buone amiche. Momina è la sola amica che ho.

Tanto valeva. Dissi brusca: — Soltanto un’amica?

Mi guardò, magra, con quegli occhi da gatto. Cominciò appena ad arrossire, poi si dominò nervosamente.

— Che cosa mi fa dire. Oitana, — balbettò. — È necessario? Ma non mi vergogno. Sa com’è tra ragazze. Momina è stata il mio primo amore. Tanti anni fa, prima che si sposasse... Adesso siamo amiche, mi creda...


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