Pagina:Pavese - Romanzi Vol. 2, Einaudi, 1961.djvu/205



In quel momento piombò Oreste dal viale, esclamando agitato: — C’è Poli e c’è sua moglie. Chi sapeva che aveva una moglie...

Si fermò, vedendo l’altra.

— L’hai trovato? — disse Pieretto con calma.

Oreste, rosso, balbettò che il giardiniere era andato a cercarlo. Guardava da noi alla donna. Esitava.

— Si fa per discorrere, — disse Pieretto.

D’improvviso la bionda si rabboní. Sogguardò con malizia e ci tese la mano. Era tutt’altro che sostenuta. — Gli amici di mio marito sono anche i miei, — disse ridendo. — Ecco Poli che arriva.

Ho ripensato tante volte a quell’incontro, al rossore d’Oreste, alle giornate che seguirono lassú. Mi era subito venuta in mente la ragazza Giacinta, non so perché, ma Giacinta era bruna. Anche l’idea che quel Poli avesse moglie, lí per lí mi disturbò. Tutto il nostro passato con lui diventava proibito, un inciampo. Di che cosa potevamo piú parlare? Nemmeno chiedergli come stava suo padre.

Ma Poli ci accolse con quel calore esagerato, un poco assurdo, che gli era solito. Non pareva gran che cambiato, era grassoccio, sguardo tenero, infantile. Portava la corta camicia fuori dei calzoni, e aveva al collo una catenina. Ci disse subito che dovevamo trattenerci, restare con lui giorno e notte, fargli del bene discorrendo a lungo.

— Ma non sei in luna di miele? — disse Pieretto.

I due sposi si guardarono, e guardarono noi. Poli sorrise, divertito. — Il miele gli dà l’orticaria, — disse la donna compunta. — È acqua passata. Siamo qui per annoiarci. Gli faccio compagnia e un po’ da infermiera.

— La ferita dovrebbe essere chiusa, — disse Oreste. Pieretto sorrise.

Allora Oreste ci capí, si morse il labbro, e balbettò:

— Uomo a posto, tuo padre. Però gli hai fatto i capelli bianchi...

La donna disse: — Avrete sete. Accompagnali, Poli. Verrò subito.

Cosí nell’alta stanza a vetrate, piena di tende e di poltrone. Poli continuò a farci festa e sospirare di piacere, e alla domanda di Pieretto se la moglie era al corrente, disse di sí con semplicità. — C’è stato un tempo che con Gabriella ci dicevamo ogni cosa. Mi ha molto aiutato, povera bambina. Abbiamo fatto i pazzi insieme per


201