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Si raddrizzò e passò la mano sopra gli occhi. — Vacci di notte che fa meno caldo.

Ne riparlammo quella notte e conclusi ch’era meglio seguire il Tinella che non buttarmi sulle colline. Partii l’indomani, e la sera ero a casa coi miei, di là dai boschi e dal Belbo.


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