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Mentre cercavano fra la stoppia, udirono lontano un secco colpo echeggiante. — Qualcun altro si diverte, — disse Giannino. — Eccola, è solo ferita.
Un sasso bruno come gli altri sussultava sul terreno. Giannino gli corse addosso, lo ghermí, e raddrizzandosi lo sbatté a terra come una frustata. Poi lo raccattò e lo tese a Stefano.
— Siete crudele, — disse Stefano.
— Dite che fa caldo, — rispose Giannino asciugandosi il collo.
C’era tuttavia un po’ di brezza che muoveva gli steli sui ciglioni. Stefano distolse gli occhi e vide lontano il sole sul mare.
— Andiamo, — disse Giannino, ficcandosi in tasca la bestiola.
Non trovarono piú altro, e ridiscesero sudati e indolenziti sul greto. Tutte le piante erano sveglie e gettavano ombra.
— Adesso fumiamo, — disse Giannino, sedendosi.
Raggi di sole filtravano obliqui, e si riempirono di fumo, come seta marezzata. Giannino schiudeva appena le labbra, e il fumo azzurro usciva adagio, quasi il fresco dell’aria lo condensasse: sentiva di salice amaro.
— Lo sapete che cos’è da noi la quaglia? — disse Giannino socchiudendo gli occhi. Stefano lo fissò per qualche istante. — Vado anch’io a questa caccia, — rispose impassibile.
Giannino sorrise con malizia e si frugò in tasca. — Prendete, ingegnere, l’avete quasi uccisa voi.
— No.
— Perché? Ve la farete cucinare dalla vostra padrona. Dalla figlia, via, che cosí potrà dire di avervi servita la quaglia.
Di rimando Stefano disse: — Spetta a voi, Catalano. Non avete nessuna che vi possa servire una quaglia?
Giannino rise silenzioso. — Ingegnere, prendete. Dopo l’indigestione di quaglia che vi si legge in faccia, vi farà bene. Ma questa vuole il pepe, perché sa di selvatico.
— Mi sembrerebbe di farvi le corna, — disse Stefano, respingendo la mano.
Giannino rise, nella sua barbetta, scompigliando le venature dei raggi. — Se vi piacesse, perché no? Nessuno potrebbe impedirvi.
Improvvisamente Stefano si sentí felice. Si senti libero dal corpo d’Elena, capí che avrebbe fatto a suo piacere e l’avrebbe tenuta o respinta con un semplice gesto. Quel facile pensiero che ogni donna portava una quaglia, lo riempí d’ilarità. Si afferrò a
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