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Guido le serrò il braccio e la guardò con quegli occhi. — Oh Guido, — disse Ginia, — non aspettavo che te.

Tornarono sul marciapiede senza parlare, poi Guido disse: — Adesso va’ a casa e, quando vieni a trovarmi, mi raccomando non piangere.

— Stasera?

— Stasera.

Quella sera Ginia, prima di uscire, si lavò apposta per Guido. Si sentiva piegare le gambe a pensarci. Salí la scala con mille paure. Giunta alla porta, ascoltò: c’era la luce e nessuno parlava. Allora tossí, come aveva già fatto una volta, ma nessuno si mosse, e Ginia si decise a bussare.


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