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Tornarono a casa insieme e Amelia le disse: — Stasera vengo a trovarti.

Quella sera nessuna parlò di uscire. Ginia, finito di lavare i piatti, venne a sedersi sulla sponda del sofà, dove Amelia era distesa.

Restarono un pezzo senza parlare, e poi Amelia bisbigliò con la sua voce rauca; — Spiritosa la piccina — . Ginia scosse la testa, guardando dall’altra parte. Amelia allungò il braccio e le toccò i capelli. — Lasciami stare, — disse Ginia.

Con un grosso sospiro Amelia si rialzò sul gomito.

— Sono innamorata di te, — disse rauca — . Allora Ginia la guardò di scatto. — Ma non ti posso dare un bacio. Ho la sifilide.


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