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Si scherzava molto sul negozio di Vincenzo. Gli chiedevano se a far lavorare la moglie aveva imparato in Algeria. Vincenzo rispondeva che lo smercio ordinario lo può fare benissimo una donna: tra donne s’intendono meglio.

— Almeno riempiste il negozio con belle commesse, — diceva Gaetano, ammiccando a Stefano. — Come si fa nei paesi altrui, eh?

— Dipende dall’articolo che si vende, — rispondeva Vincenzo senza levare gli occhi.

C’era un giovane dalla barbetta ricciuta, che, seduto in un angolo, confabulava talvolta con la guardia di finanza. Non aveva mai salutato Stefano, e come veniva se ne andava, senza dare a Gaetano il tempo di canzonare. Stefano non era certo, ma gli pareva lo stesso che, seduto a cavalcioni di una sedia davanti alla bottega del barbiere, guardava la piazzetta deserta sotto il sole quel pomeriggio ch’egli era uscito dalla stazioncina ammanettato e carico di una valigia, e coi suoi carabinieri era entrato nel Municipio. Di quell’arrivo Stefano non riusciva a chiarirsi il ricordo: la stanchezza esasperata, l’afa marina, le braccia intormentite, le occhiate sazie e svogliate alla gente, gli turbinavano ancora nel cuore confondendo i nuovi visi in un balenio. E poi, s’era guardato subito dattorno, cercando il mare, le rocce, le piante e le strade; e non riusciva a riconoscere quali facce l’avessero visto traversare la piazza. Ora gli pareva che tutto fosse stato indifferente e quasi deserto; ora che, come la folla di una fiera, molti si fossero raccolti o voltati al suo passaggio. Era stato di domenica: e adesso sapeva che la domenica molti sfaccendati attendevano quel treno.

Questo giovanotto si chiamava Giannino e gli pareva ostile. Poggiato di schiena al banco, ecco che un giorno accese la sigaretta e parlò a Vincenzo.

— Che ti dice quel giornale? Gli algerini hanno già consumato il tuo sapone? Se lo sono mangiato come burro sul pane?

— Voi scherzate, don Giannino, ma se avessi la vostra età ritornerei laggiú. Paese d’oro, Algeri bianca! — e Vincenzo si baciò la punta delle dita.

— Perché bianca, quando tutti sono neri? L’avrà lavata lui? rispose Giannino, e si staccò dal banco e andò alla porta.

— Vincenzo tornerà in Algeria, quando tu, Giannino, tornerai a San Leo, — disse Gaetano.

Giannino sorrise compiaciuto. — Meglio averci dietro le donne


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