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— Era meglio se diventava vostro genero. Cosí niente succedeva.

Sento i cani abbaiare piú forte e scommetto che era uscita la luna. Pensavo ancora che, se niente succedeva, magari quella sera mi trovavo con Gisella e ci saremmo fatti amici un’altra volta.

— Era meglio se quell’insensato restava dov’era, — dice di colpo Vinverra, senza alzare la testa. — La sua disgrazia è stata di uscire e tornare al paese. Io dal primo momento che siete arrivati ho sentito l’odore.

— L’odore di cosa?

— Di quel catino, — risponde Vinverra, sporgendo il dito.

— Anche questa è bella, — gli faccio, piú arrabbiato di lui, — dovevate dirmelo allora, ch’era un delinquente e che aveva bruciato la Grangia, e non dare la colpa ai grilli e pretendere che gli facessi la guardia.

— Qualcosa doveva succedere, — dice l’altro, testardo, — e bisognava battere il grano.

Allora mi alzo e vado di sopra, e dalla scala sentivo borbottare piú forte, e incontro allo scuro una donna che non mi dice niente e sento odore questa volta di ospedale, ma la finestra era spalancata e si vedeva la Grangia e la luna. Erano tutte in cerchio intorno al letto inginocchiate, alla luce di due o tre candele, e dicevano il rosario. Quelle di casa avevano in testa il velo nero come tornassero da messa. E tra le candele e la luna Gisella era sul letto ancor tutta fasciata e una pezza bianca sulla fronte, e naso e bocca erano neri.

La luce ballava e mi girava la testa. — È già morta, — pensavo, — è già morta — . Le avevano anche fatto l’altare su una cassa, con dei rami d’ulivo e la madonna e del velluto. Sotto c’era un catino e un asciugamano. Tutte mi avevano guardato e una mi chiede di traverso: — È arrivato il Santissimo?

— È morta? — dico allora.

L’Adele mi fa segno di no, poi va verso il letto e le tocca la faccia. Io guardavo, guardavo, e una di loro mi fa a mezza voce: — Pregate anche voi perché arrivi il Santissimo — . Io guardavo, per fare qualcosa e perché mi lasciassero stare. Allora ricomincia il rosario. Io guardavo il lenzuolo.

Da quando son qui non ho ancora dormito una notte sul serio, pensavo. Come faccio a resistere fino a domani? E Vinverra si


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