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andasse da solo sulla sabbia umida a vedere il mare, cominciò, quando sentiva all’osteria che nessuno sarebbe venuto quel giorno con lui, a temere la solitudine e ci andava soltanto per bagnarsi e passare mezz’ora.

Incontrandosi davanti all’osteria, Stefano e il giovane grasso scambiavano un semplice cenno. Ma Gaetano preferiva mostrarsi quando già c’era crocchio, e senza parlare direttamente con Stefano, soltanto canzonando gli astanti, lo isolava in una sfera di riserbo.

Dopo i primi giorni divenne loquace anche con lui. Di punto in bianco lo prendeva calorosamente sotto braccio, e gli diceva: — Ingegnere, buttate ’sto libro. Qui non abbiamo scuole. Voi siete in ferie, in villeggiatura. Fate vedere a questi ragazzi che cos’è l’Altitalia.

Quel braccetto era sempre cosí inaspettato, che a Stefano pareva come quando, adolescente, aveva, col cuore che batteva, avvicinato donne per strada. A quell’esuberanza non era difficile resistere, tanto piú che lo metteva in imbarazzo davanti agli astanti. Stefano s’era sentito troppo studiato da quegli occhietti nei primi giorni, per poterne adesso accettare senz’altro la cordialità. Ma il buon viso di Gaetano voleva dire il buon viso di tutta l’osteria, e Gaetano, per quanto, quando voleva, squadrasse freddamente l’interlocutore, aveva l’ingenuità della sua stessa autorevolezza.

Fu a lui che Stefano domandò se non c’erano delle ragazze in paese, e, se c’erano, come mai non si vedevano sulla spiaggia. Gaetano gli spiegò con qualche impaccio che facevano il bagno in un luogo appartato, di là dalla fiumara, e al sorriso canzonatorio di Stefano ammise che di rado uscivano di casa.

— Ma ce ne sono? — insisté Stefano.

— E come! — disse Gaetano sorridendo compiaciuto. — La nostra donna invecchia presto, ma è tanto piú bella in gioventú. Ha una bellezza fina, che teme il sole e le occhiate. Sono vere donne, le nostre. Per questo le teniamo rinchiuse.

— Da noi le occhiate non bruciano, — disse Stefano tranquillo.

— Voialtri avete il lavoro, noi abbiamo l’amore.

Stefano non provò la curiosità di andare alla fiumara per spiare le bagnanti. Accettò quella tacita legge di separazione come accettava il resto. Viveva in mezzo a pareti d’aria. Ma che quei giovani facessero all’amore, non era convinto. Forse nelle case, dietro le imposte sempre chiuse, qualcuno di quei letti conosceva un po’


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