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volesse scannarli. Quello della mattina, Nando, le manda gli altri e a me chiede se non tornavamo a provare la macchina. Sembrava un vagabondo tant’era strappato, con una braca a mezzagamba e l’altra corta, e comandava i piú giovani come se fosse lui Vinverra.
— Quest’anno vengo anch’io con la macchina, perché mio padre è soldato, — mi dice.
— Le donne non vengono a battere il grano?
— Non è un lavoro da donne, — fa lui, — non se ne intendono.
Doveva esser nato quando l’Adele aveva l’età di Gisella, e guardava giú storto come suo nonno.
— A me sembra che sono piú forti di te.
— Sí, ma sono stupide.
— Anche Talino è stupido, — gli dico. — Neanche in prigione l’hanno voluto tant’era stupido. Non è stupido Talino?
Nando rideva che sembrava un negro, ma diceva di no. Diceva di no, poi si frega una mano di dietro, alzando la gamba, come fanno i carrettieri per accendere il fiammifero. E mi guarda e fa il gesto di buttarmelo addosso. Poi schiaccia un occhio e si mette a ridere. — Capito? Talino è furbo.
Ma in quel momento compare Vinverra, che lo cercava per conto della vecchia, e si china a raccogliere una pietra, e Nando salta e corre via.
Le ore piú calde erano già passate per loro, che andavano a prendere il fieno, io invece dormivo. Quando mi sveglio la collina davanti era in ombra, perché il sole le calava sul fianco. Arriva il carro nel cortile, con Gisella e Miliota sul fieno, e gettava un’ombra lunga. Poi mi viene davanti Talino, rosso e con la barba fatta, la giacca sul braccio e le scarpe nei piedi. — Si va a Monticello. Vado a consegnare il foglio.
— Vengo anch’io, per le cicche.
Sulla porta Vinverra mi dice, perché non fumavo un toscano? Lui ne aveva da darmi. — Macché, ho lavorato e mi fate il piacere — . Alla fine mi dà dieci lire, e partiamo col cane che ci salta davanti.
— State attenti! — grida il vecchio.
Talino era allegro che sembrava il cane. Dava calci alle pietre e fischiava. Mi faceva rabbia pensare che anche Gisella aveva un po’ di quel faccione.
Quando pigliamo sotto le piante, Talino diventa piú tranquillo
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