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Talino mi portò sul mercato, che era disteso davanti ai portici; e lui camminava al sole per vedere la merce; io senza fagotto, perché l’avevo lasciato alla stazione, mi tenevo al riparo, e fatti i conti di nascosto, trovai che avevo ancora da fumare per due giorni. Ma che bei peperoni rossi vendevano le donne! Poi arriviamo davanti alle angurie e mi viene sete. Gridavano, specialmente le donne, che pareva un mercato rionale. Guardali bene, Berto, dico senza fermarmi, è in mano a questa gente che ormai ti sei messo.

Dai portici guardare il mercato sembrava di vedere una spiaggia. C’erano i banchi delle camicie, delle maglie e dei berretti, che facevano sudare solo a passargli davanti, perché in campagna è tutto spesso, dalla pelle dei piedi al fustagno dei calzoni. E Talino andava deciso, scontrandosi nella gente, allargando le gambe perché ci passassero i cani, senza neanche asciugarsi il collo con quel fazzoletto rosso che gli faceva triangolo sulla spalla.

Si fermò davanti a uno dalla fascia rossa alla vita come un carrettiere, che vendeva ferri da vanghe e picconi. Questo salta in piedi e si mette a picchiare con un martello sulla pala di un badile e chiama qualcuno e arriva un ragazzo e lui allora dà un pugno in un fianco a Talino. Sembrava sveglio il carrettiere, e si capisce: con la vita che fanno, anche se girano soltanto la campagna, mangiano tutte le minestre e vedono la gente di giorno e di notte. Se invece di Talino mi fosse rimasto Pieretto, quello era un mestiere da fare noialtri.

Ci portò, me e Talino, all’osteria là dietro, di dove comandava con l’occhio i suoi ferri e il ragazzotto che glieli guardava. Sulla porta si fermano, e Talino gli dice che andavamo a casa. — Lascia fare, — dice l’altro, — per la Madonna d’agosto arrivate sicuro. Bevi una volta — . Entriamo dentro e comanda del vino. Prima cosa gli chiede se l’avevano prosciolto. Gli dà una mano sulla spalla e gli dice che stesse tranquillo perché quelli del Prato pensavano a tagliare il fieno e quando c’era andato il maresciallo per concludere e fissare i testimoni, gli avevano risposto che non era piú la stagione. Qui il carrettiere mi guardò di traversa. Io guardo lui, gli rido in faccia e tiro fuori il pacchetto. — Sono le ultime. Andate avanti. Sto con Talino — . Talino dice: — Viene a casa nostra per lavorare — . L’altro si mette a ridere, piglia la sigaretta, e ci versa da bere. Poi continuano un pezzo a parlare del loro incendio, e io li guardo bilanciandomi sulla sedia. Mi chiedevo che razza di


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