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p. 176 * Due poesie a T.

Roma, 18-23 giugno 1946. Inedite. Trovate in due foglietti dattiloscritti, nella cartella Racconti e poesie inediti, e in minuta in due foglietti scritti a matita, nella cartella delle brutte copie delle poesie. Sono indicate come Due poesie a T., 18-23 giugno ’46 in un appunto trovato in un’altra cartella (dove Pavese teneva copia o indicazione di tutto quel che aveva scritto a Roma in quel periodo). La T. cui le poesie sono dedicate (da non confondersi con la T. delle poesie piú antiche) può forse essere identificata con la Ter. del diario, in data 23 aprile.

176 «Le piante del lago»

Dattiloscritto senza titolo, con la dedica a T. e la data metà giugno ’46. Il foglietto della minuta contiene, sul verso: la data 18 giugno; una frase (È ridicolo cercare l’altruismo in una passione che è tutta fatta di orgoglio e di voluttà) che figura anche nel diario, alla data appunto del 18 giugno 1946; il titolo Intempestiva; una prima stesura della poesia; sul retro: due frasi (Io comincio a far poesia quando la partita è perduta. Non si è mai visto che una poesia abbia cambiato le cose.) anch’esse riportate nel diario, alla data del 19 giugno 1946; una stesura della poesia con due sole correzioni: l’inserimento, prima degli ultimi tre versi, del verso Ricorderai (ritroverai) qualcosa; le parole finali sul lago corrette in nel giorno; appunti quasi illeggibili, soprattutto di titoli di Dialoghi con Leucò.

177 «Anche tu sei l'amore»

Il foglietto contiene: due battute che evidentemente si riferiscono al dialogo tra Teseo e il Marinaio (Il toro nei Dialoghi con Leucò) ma che non sono state utilizzate nella stesura definitiva (— Non hai promesso a tuo padre che cambierai le vele? — Un padre non sa quello che fanno i figli ); la data 23 giugno; la poesia in una stesura con solo due correzioni: al terzultimo verso che era prima ha parole leggere e all’ultimo che è cancellato nella variante poi riportata nel dattiloscritto e sostituito con una variante anch’essa cancellata: è per te come (il) sangue.

178 verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Per questo gruppo di poesie, pubblicate postume nel volume omonimo, si veda il cap. 13 delle nostre Note generali.

178 To C. from C.

11 marzo 1950. Probabilmente scritta a Torino, dopo un viaggio a Cervinia con l’attrice americana Constance Dowling. Ne diamo una nostra traduzione letterale, per quel tanto che è possibile, valendo qui piú la musica che il significato dei versi: Tu, | screziato sorriso | su nevi gelate — | vento di marzo, | balletto di rami | spuntati sulla neve, | gemendo e ardendo | i tuoi piccoli «oh!» — | daina dalle membra bianche, | graziosa, | potessi io sapere | ancora | la grazia volteggiante | di tutti i tuoi giorni, | la trina di spuma | di tutte le tue vie — | domani è gelato | giú nella pianura — | tu, screziato sorriso, | tu, risata ardente.

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