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p. 150 La voce

23-26 marzo 1938. Pubblicata in Lavorare stanca. Tra i versi cancellati nella minuta:

Può accadere che dietro la porta si fermi qualcuno
e sollevi la mano a bussare.

Una camera è fatta per starci in attesa. La voce
bassa e dolce si schiude nel fresco silenzio.

Se scoppiasse la voce
non sarebbe un prodigio. Ogni cosa è la stessa.

Prima di questa poesia, la stessa minuta porta due versi cancellati che si direbbero d’un’altra poesia:

L’acqua gelida e opaca del mese d’aprile
non attendeva un corpo, s’è dibattuta un poco

151 * Due

4-6 aprile 1938. Inedita. Fa parte delle Poesie del disamore. Il titolo è segnato solo nel manoscritto; nel dattiloscritto è sostituito da asterischi.

152 * Paesaggio [1938]

Aprile 1938. Inedita.

133 La notte

16 aprile 1938. Pubblicata in Lavorare stanca.

154 Il figlio della vedova

2— 3 maggio 1939. Pubblicata in Lavorare stanca. In una minuta, un primo abbozzo di inizio:

L’uomo solo ha una donna che paga per tutti,
una donna che passa le notti in attesa
o in silenzio. Una donna che soffre, da urlare,

136 Il carrettiere

3— 8 dicembre 1939. Pubblicata in Lavorare stanca. Nella minuta e nel dattiloscritto porta il titolo Il giovane carrettiere. Nella minuta, versi cancellati:

Quella casa che ha visto passare il carro
non si è mossa, nessuno si muove ancora
è lontana.

Le cascine che vedono passare il carro
son vuote, di notte ogni cosa è vuota,
si sta soli, distesi a cogliere l’alba.

Di questa poesia P. parla nel diario in data 1° gennaio 1940.

157 Il paradiso sui tetti

11-16 gennaio 1940. Pubblicata in Lavorare stanca. Nella minuta, titoli cancellati: L’ultima stanza, L’ultima soffitta. Alcune varianti (...nel te-

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