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p. 64 Casa in costruzione

1933. Pubblicata in Lavorare stanca. Di questa poesia P. parla in Appendice I.

66 Balletto

1933. Pubblicata nell’edizione Einaudi di Lavorare stanca; già compresa nelle bozze dell’edizione Solaria ed eliminata dalla censura.

67 Agonia

1933. Pubblicata nell’edizione Einaudi di Lavorare stanca. In una minuta: dedicata alla Gazzella. Dalle minute risulta che la prima idea di P. era stata quella di narrare il suicidio di una giovane, in terza persona, ed era poi passato a esprimere in prima persona i pensieri della giovane al momento del suicidio. Il primo tentativo è documentato da questi appunti della minuta:

Arrestarsi un istante a vent’anni e guardare la vita
prender forma a quegli occhi che parvero stanchi,
ma costei si è fermata per sempre.

Si è veduto che questa ragazza era giovane: il sangue

     Pensieri del giovane che l’ha vista cadere

Per morire ha spruzzato la strada di sangue
e sconciato le membra a brandelli

Ogni sasso consunto ricorda il suo passo,
e talvolta ci passano donne piú belle.

68 * Gente non convinta

Estate 1933. Inedita. Una minuta porta il titolo Disciplina e l’annotazione Sono soldati di campagna.

69 * Fine della fantasia

1933. Inedita. Minute molto travagliate e piene di correzioni ma che non servono a diradare l’oscurità del testo, il quale non può essere inteso che alla luce del titolo — cioè come un’allegoria letteraria — e d’un motivo che ricorre spesso nelle riflessioni di poetica di Pavese. (Per esempio si veda n di Appendice II: La poesia che stiamo per scrivere aprirà delle porte alla nostra capacità di creare, e noi passeremo per queste porte — faremo altre poesie —, sfrutteremo il campo e lo lasce remo spossato). Qui è la capacità di creare che è spossata, dopo troppi risvegli, e non sa piú svegliare la terra.

70 * Cattive compagnie

Principio di ottobre 1933. Pubblicata nell’edizione Solaria di Lavorare stanca. Alcune varianti dalle minute possono aiutare a chiarire il testo:

Quest’uomo lavora, ma quando ha finito il lavoro
ha bisogno di andare con donne che dicano no.
C’è la figlia dell’oste che a molti ha già detto di sí

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