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5 dicembre.

Un luogo che ti piace (Torino con nuvole rosse invernali, campagne, parchi ecc.) non va descritto entusiasticamente come facevi da giovane, bensí va rappresentata, in modo netto e chiaro, la vita che conduce chi ci vive, chi ne è espressione. Esempio, Dostojevskij. Cosí, per la tangente, nella fantasia del lettore resteranno i luoghi. Si ottiene quello che non si cerca.

8 dicembre.

Lo spirito greco nasce daill’incontro di una «qualità» con una cultura preesistente (achei pelasgi). Da ciò lo sforzo critico per adattarsi e comprendere. Di qui la critica (Omero, Esiodo — Ionici ecc. Tragici) — Gli altri popoli (Orientali) non fecero questo sforzo — o soggiacquero, o distrussero, o vegetarono insieme.

Dallo sforzo nacque il distacco, l’ironia, la plasticità, la razionalità, la libertà individuale. Gli altri popoli non uscirono mai dal magma materno (autoctonia, satrapia, schiavitú universale. In arte: fiaba e decorazione ieratica).

La cultura ionica è già un rinascimento (scoperta di un’altra cultura e scontro e acquisto). L’altra cultura era la minoica.

11 dicembre.

Gli ebrei che esaltarono, ai loro tempi, la moralità e la giustizia chiamandole Spirito divino, Sapienza, senza accorgersene arrivarono ad esaltare l’intelligenza che anch’essa si chiama spirito. Storia recente.

18 dicembre.

«Non piacerà né ai proletari né ai borghesi» dice R. Bene.