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all’amaro vero. Perché amaro? Per il disagio di uscire dall’abitudine. Non altro. Viene la nuova generazione e ci si trova benissimo. Tanto valeva che ci si adattasse già la precedente.

27 novembre.

Situazione a tendine bianche di pizzo sulle finestre del Valentino; stanza calda, mattutina (fuori è inverno); il sogno che si è avverato — scoperta improvvisa (entrò di notte, al buio) la donna e l’amore.

3 dicembre.

Il piacere — uno dei piú autentici — di accorgersi che qualcuno è costretto a scegliere, che non può avere due cose in una volta. È un richiamo alla tragicità della vita, che consiste nel fatto che un valore non si concilia con un altro. Nasce da questo, che tu hai rinunciato a tante cose per averne una sola — e ti piace che questa legge schiacci tutti

Le persone che take for granted qualcosa ti urtano, in quanto pretendono sfuggire a questa tragicità. Le persone che godono paganamente qualcosa, id., in quanto negano, in questa avidità, l’incertezza dell’occasione. L’aspirare, il pretendere, è per se stesso urtante, in quanto abolisce l’ironia della vita.

Si odiano gli altri, perché si odia se stessi.

Però tu take for granted che non bisogna take for granted. Qui viene a punto la purità di cuore, l’umiltà, l’accettazione del mondo di Dio.