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evasivamente. Perché? Per affetto o per interesse (farsi salotto)? Per semplice rozzezza? Comunque, scoprir questo ti ha fatto piacere.

11 novembre.

Scoperto il piacere di entrare in un caffè di periferia, mai visto, di vederci giocatori, poca gente, di sfiorare la vita di un mondo che hai sempre sentito a distanza e ti pare contenere tanto tuo passato e speranze. Caffè quasi vuoto, moderno. Infatti, poco dopo, entrò ragazza fulva, quasi selvaggia, con uomo non strano. Sei uscito, felice.

Da qualche tempo diradano le impressioni generali, i pensieri. Annoti istanti.

19 novembre.

Sapendo quel che si vuole nella giornata — cioè lavorando seriamente — ci si fa anche una misura per valutare le situazioni e gli uomini. B. si caccia in situazioni penose, in cui si dibatte con perdita di tempo e di energia, perché non lavora seriamente, e allora non s’accorge delle situazioni — che possono unicamente essere illuminate da un chiaro tendere a un fine e dal tecnico agire in merito. Nuova prova che per conoscere bisogna agire, per conoscere il mondo bisogna costruirlo. Attento a non credere che costruire significhi sovvertire, cambiare a tutti i costi. La scienza della realtà è la scienza del possibile, del progressivo, non delimitarsi violento e vano.

Che chi non tende a un fine non capisca la realtà, cioè non ci veda un ordine razionale, pare significhi molte cose. Significa che la razionalità è soltanto uno strumento per l’azione (Bergson) o che la nostra natura è razionale e l’azione tende alla verità (San Tommaso e Marx)?

Non conta il prima e il poi. Noi esistiamo in una sfera razionale. A ciò non si sfugge. Logica dell’irreversibilità della cultura, del progresso, della conoscenza. Lamento leopardiano che non si sfugge