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L’insofferenza dell’uomo scrittore, delle sue lettere e diari, dei suoi gesti, il bisogno di ascoltare anonimamente la sua opera, nascono dall’esigenza di trovare qualcosa di assoluto, di guardare a un paragone, a una realtà operante. Sono premessa di classicità.

4 giugno.

Per quanto viva sia la gioia di stare con amici, con qualcuno, è piú forte quella di andarsene soli, dopo. La vita e la morte.

Dopotutto è un brav’uomo, G. Vuole veramente aver compagnia. Ha tremendi fardelli di un gusto passato, e non se ne accorge.

Ma sei sicuro di non volergli bene soltanto perché hai potuto pagare e regolare il conto? «Sarò cadavere» ha detto, «sono vile, fammi pagare. Signore, il piú tardi possibile».

23 giugno. (Torino)

Un discorso di comizio ha la natura del rito religioso. Si ascolta per sentire ciò che già si pensava, per esaltarsi nella comune fede e confessione.

1° luglio.

In sostanza, perché si desidera esser grandi, esser geni creatori? Per la posterità? No. Per girare tra la folla, segnati a dito? No. Per sostenere la fatica quotidiana sulla certezza che quanto si fa vale la pena, è qualcosa di unico. Per l’oggi, non per l’eterno.

10 luglio.

Contemplato a lungo la collina oltre Po e notato che insomma sono tutti parchi, ville, strade note e rinote.