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282 | 1945 |
tradizione e del passato, cioè della memoria. Difatto eventi spiritistici, miracoli ecc., ti seccano, non altro. In quanto queste cose accadono, non sono piú uniche, ma eventi normali benché fuori delle leggi naturali. (In quanto accadono fan parte di una legge, sia pure occulta).
Di esse non si fa che discutere l’autenticità, il pro e il contro. Sono la negazione dell’unicità1 fantastica.
18 febbraio.
Il ritorno degli eventi in Th. Mann (cap. Ruben va alla cisterna) è in sostanza una concezione evoluzionista. Gli eventi si provano ad accadere, e ogni volta accadono piú soddisfacenti, piú perfetti. Gli stampi mitici sono come le forme delle specie. Ciò che pare staccare questa concezione dal determinismo naturalistico è il fatto che i suoi fattori non sono la scelta sessuale o la lotta per l’esistenza, ma una volontà costante di Dio che un certo progetto si realizzi. Del resto, il modo di enunciare di Mann pare sottintendere che ciò che determina via via gli eventi è lo spirito umano che, secondo le sue leggi, li percepisce e fa accadere ogni volta sostanzialmente uguali ma piú ricchi. Un formalismo kantiano, calato nella materia mitologica, a interpretarla in modo unitario. C’è, qui dietro, Vico.
2 marzo.
luigi todesco, Corso di Storia della Chiesa (Marietti, 1925), voi. III, p. 539:
«... I principali mezzi di tortura erano: il braciere con carboni accesi, ai quali l’accusato avvicinava i piedi; la corda (l’accusato era sollevato e lasciato cadere); e finalmente il cavalletto: dunque, piú che altro, esercizi ginnastici...»
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Nel manoscritto leggiamo: unicità [N. d. E.]. assoluto