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22 maggio.

béguin, L’ȃme romantique et le réve.

(Idea che si ritroverà in Schubert, Carus, Schopenhauer e Jung C. G.).

Il gusto di K. P. Moritz per i ricordi d’infanzia è un modo di ritrovare testimonianze di uno stato anteriore alla vita che nell’infanzia è ancora fresco e lascia tracce. Rappresenta cioè la fuga non soltanto dal reale contemporaneo, ma dal reale in blocco. Aspirazione tipica del protoromanticismo. Cosí desiderano trasformarsi in oggetti naturali (Shelley-Leopardi). Cosí si intravede nella natura (la nuvola, il tuono, l’onda, di Shelley e Leopardi) l’appiglio per partecipare di una vita che non è piú la condizione umana. Cosí si cercano i sogni non soltanto come fuga dalla realtà diurna, ma come appiglio a una prenatale esperienza. Cosí si anela a immedesimarsi nel Tutto che appare come realtà prenatale.

(p. 72) «Contre les hommes, mais aussi contre ses propres faiblesses et ses doutes, l’oubli peut être trouvé dans le jeu. Puisque la vie, lorsqu’on l’affronte avec toute la gravité de son interrogation et de ses espoirs est terrible, il faut jouer d’elle. Se donner un rôle aux jeux d’autrui n’est pas encore assez: jouons si bien que nous soyons nous-mêmes notre dupe. Montrons à la vie que nous sommes capables de la démasquer, de nous faire d’elle un jouet, de nous prouver ainsi la souvéraineté de notre esprit. Les romantiques appellerons ironie cette virtuosité, qu’ils apparenteront de la poésie...»

Ci sono dei vestiti femminili cosí belli, che si vorrebbe lacerarli.

24 maggio.

È curioso come il Romanticismo, che passa per la scoperta e la protesta dell’individuo, dell’originalità, del genio, sia tutto pervaso di una ansia d’unità, di totalità cosmica; e abbia inventato i miti della caduta dalla primitiva Unità e ricercato i mezzi (poesia, amore, progresso storico, contemplazione della natura, ma-