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Cfr. per le sue tendenze e capacità analitiche di romanziere il Saggio d’un Gazzettino del Bel mondo (Al Lettore, dove è espressa la rassegnazione del quarantenne) e i Frammenti, specialmente il 10° «... Io, col cuore irrigidito dalla esperienza...»; la prefazione alla grande traduzione (Didimo Chierico a’ lettori salute) dove descrive Sterne «... e gli occhi suoi scintillanti di desiderio, par che si chinino vergognosi»; la Notizia intorno a Didimo Chierico tutta; la Lettera Apologetica; le tirate degli Atti dell’Accademia de’ Pitagorici (essay umoristico e dolente tipo il Bel Mondo); la traduzione del Viaggio sentimentale; la traduzione Degli effetti della fame e della disperazione sull’uomo, tolta da un Voyage en Pensylvanie de Crevecœur; e infine il tentativo giovanile del Jacopo Ortis. Non divenne romanziere anche perché si trovò in Sterne e si accontentò di tradurre, ma il suo tipo di humour era appunto quello — come dimostrano il Bel Mondo e gli Atti e i Frammenti vari.