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in stato d’attesa — attesa del sussulto e attesa del nuovo sussulto. Viene il momento che si preferisce la crisi dell’urlo alla sua attesa. Viene il momento che si grida senza necessità, pur di rompere la corrente del tempo, pur di sentire che accade qualcosa, che la durata eterna del dolore bestiale si è un istante interrotta — sia pure per intensificarsi.

Qualche volta viene il sospetto che la morte — l’inferno — consisterà ancora del fluire di un dolore senza sussulti, senza voce, senza istanti, tutto tempo e tutto eternità, incessante come il fluire del sangue in un corpo che non morirà piú.

La forza dell’indifferenza! — è quella che ha permesso alle pietre di durare immutate per milioni d’anni.

31 ottobre.

La prova che tutto in te è orgoglio, eccola. Ora che hai riacquistato il permesso di telefonarle e scriverle, non solo non lo fai, ma nemmeno senti il bisogno bruciante di farlo.

Che potrebbe anche essere la prova che in tutte le cose noi cerchiamo soltanto la possibilità futura. Se sappiamo che una cosa la potremo fare, saremo contenti e non la faremo forse nemmeno.

1° novembre.

Fern. cerca nell’uomo povero le virtú del ricco (squisitezza, sentire delicato, socievolezza, ecc.) e nel ricco le virtú del povero (serietà, praticità semplice, bontà laboriosa, ecc.).

2 novembre.

Chi non si salva da sé, nessuno lo può salvare1.

  1. Nel manoscritto leggiamo: non lo salva nessuno [N. d. E.].
    nessuno lo può salvare