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18 febbraio.

Scaduto il fervore di una monomania, manca un’idea centrale che dia significato agli sparsi momenti interiori. Insomma, piú l’animo è assorto in un umore dominante, piú il paesaggio interiore si arricchisce e svaria.

Bisogna cercare una cosa sola, per trovarne molte.

19 febbraio.

Fra i personaggi delle tue poesie abbondano un po’ troppo i mestieri singolari (i. e. pittoreschi).

21 febbraio.

È facile conservare lo stile, l’aloofness (il distacco), la familiarità moqueuse (beffarda), l’aristocratica impassibilità, ecc., con le persone cui non si ha nulla da chiedere. Esse ci sono sommamente indifferenti, ci sono un gioco, un pretesto di posa, come animali (che non mordono).

È quanto si dice chiamando superiore il contegno sopradescritto. Ma appena si ha da chiedere qualcosa, non si è piú nemmeno uguali, ma inferiori, per la ragione che l’altro potrebbe negarcelo.

Il perfetto stile (tuoi rapporti con **) nasce dalla totale indifferenza.

Ecco perché si ama sempre follemente chi ci tratta con indifferenza: essa è stile, è fascino di classe, è amabilità. Ciò riprende infiniti pensieri del 37-38 sulla necessità di non abbandonarsi per possedere — specie 16 novembre, II, ’37.

22 febbraio.

L’interesse di questo giornale sarebbe il ripullulare imprevisto di pensieri, di stati concettuali, che di per sé, meccanicamente, segna i grandi filoni della tua vita interna. Di volta in volta cerchi