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Piú la storia s’avvicina ai nostri tempi, e piú alle fusioni di due civiltà attraverso la carne si sostituisce quella attraverso la carta. Alle invasioni le traduzioni.

21 gennaio.

Prima la potenza serviva alle ideologie, ora le ideologie servono alla potenza.

Le cose gratuite sono quelle che costano di piú. Come? Costano lo sforzo per capire che sono gratuite.

22 gennaio.

(Cfr. 27 dicembre ’39). Le figurazioni di un sogno sono procreate e intrise da una dominante esperienza della veglia, che macerandosi in noi diventa un caleidoscopio, simbolico della «passione» («dopo il sogno la passione impressa» Dante) e degli stimoli della veglia. Ecco spiegato come il mondo di un sogno nasce col suo paesaggio temporale retrospettivo — realtà dell’esperienza che noi lasciamo a sfondo della figurazione simbolica che è il sogno.

Inoltre, si capisce perché il sogno si svolga come un racconto costruito — dove, cioè, un particolare viene acquistando un’importanza ulteriore già implicita nella sua prima comparsa. Noi non sappiamo quello che accadrà, ma siamo noi stessi la «passione» del sogno e la massa di impressioni della veglia. Siamo insomma come chi — narratore — sappia (viva in sé) il secondo termine simbolico di una sua fantasia, ma non il primo, la figurazione simbolica. Via via che passerà davanti agli occhi, questa nascerà piena degli sviluppi futuri, di spunti che la storia stessa interpreterà, dando loro un senso. Sognare è come scrivere una storia simbolica già nota come spirito e in formazione quanto alla lettera.