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52 | dialoghi con leucò |
britomarti Dunque accetti il destino?
saffo Non l’accetto. Lo sono. Nessuno l’accetta.
britomarti Tranne noi che sappiamo sorridere.
saffo Bella forza. È nel vostro destino. Ma che cosa significa?
britomarti Significa accettarsi e accettare.
saffo E che cosa vuol dire? Si può accettare che una forza ti rapisca e tu diventi desiderio, desiderio tremante che si dibatte intorno a un corpo, di compagno o compagna, come la schiuma tra gli scogli? E questo corpo ti respinge e t’infrange, e tu ricadi, e vorresti abbracciare lo scoglio, accettarlo. Altre volte sei scoglio tu stessa, e la schiuma — il tumulto — si dibatte ai tuoi piedi. Nessuno ha mai pace. Si può accettare tutto questo?
britomarti Bisogna accettarlo. Hai voluto sfuggire, e sei schiuma anche tu.
saffo Ma tu lo senti questo tedio, quest’inquietudine marina? Qui tutto macera e ribolle senza posa. Anche ciò che è morto si dibatte inquieto.
britomarti Dovresti conoscerlo il mare. Anche tu sei da un’isola...
saffo Oh Britomarti, fin da bimba mi atterriva. Questa vita incessante è monotona e triste. Non c’è parola che ne dica il tedio.
britomarti Un tempo, nella mia isola, vedevo arrivare e partire i mortali. C’erano donne come te, donne d’amore, Saffo. Non mi parvero mai tristi né stanche.
saffo Lo so, Britomarti, lo so. Ma le hai seguite sul loro cammino? Ci fu quella che in terra straniera s’impiccò con le sue mani alla trave di casa. E quella che si svegliò la mattina sopra uno scoglio, abbandonata. E poi le altre, tante altre, da tutte le isole, da tutte le terre, che discesero in mare e chi fu serva, chi straziata, chi uccise i suoi fi-