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46 | dialoghi con leucò |
straniero Endimione, rasségnati nel tuo cuore mortale. Né dio né uomo l’ha toccata. La sua voce ch’è rauca e materna è tutto quanto la selvaggia ti può dare.
endimione Eppure.
straniero Eppure?
endimione Fin che quel monte esisterà non avrò piú pace nel sonno.
straniero Ciascuno ha il sonno che gli tocca, Endimione. E il tuo sonno è infinito di voci e di grida, e di terra, di cielo, di giorni. Dormilo con coraggio, non avete altro bene. La solitudine selvaggia è tua. Amala come lei l’ama. E adesso, Endimione, io ti lascio. La vedrai questa notte.
endimione O dio viandante, ti ringrazio.
straniero Addio. Ma non dovrai svegliarti piú, ricorda.