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172 | dialoghi con leucò |
dioniso Ma è un tentare il destino, Deò. Sono mortali.
demetra Sta’ a sentire. Verrà il giorno che ci penseranno da soli. E lo faranno senza noi, con un racconto. Parleranno di uomini che hanno vinta la morte. Già qualcuno di loro l’han messo nel cielo, qualcuno scende nell’inferno ogni sei mesi. Uno di loro ha combattuto con la Morte e le ha strappato una creatura... Capiscimi, Iacco. Faranno da soli. E allora noi ritorneremo quel che fummo: aria, acqua, e terra.
dioniso Non vivranno piú a lungo, per questo.
demetra Sciocco ragazzo, cosa credi? Ma morire avrà un senso. Moriranno per rinascere anche loro, e non avranno piú bisogno di noialtri.
dioniso Che vuoi fare, Deò?
demetra Insegnargli che ci possono eguagliare di là dal dolore e dalla morte. Ma dirglielo noi. Come il grano e la vite discendono all’Ade per nascere, cosí insegnargli che la morte anche per loro è nuova vita. Dargli questo racconto. Condurli per questo racconto. Insegnargli un destino che s’intrecci col nostro.
dioniso Moriranno lo stesso.
demetra Moriranno e avran vinta la morte. Vedranno qualcosa oltre il sangue, vedranno noi due. Non temeranno piú la morte e non avranno piú bisogno di placarla versando altro sangue.
dioniso Si può farlo, Deò, si può farlo. Sarà il racconto della vita eterna. Quasi li invidio. Non sapranno il destino e saranno immortali. Ma non sperare che si stagni il sangue.
demetra Penseranno soltanto all’eterno. Se mai, c’è il pericolo che trascurino queste ricche campagne.
dioniso Intanto. Ma una volta che il grano e la vigna avranno il senso della vita eterna, sai che cosa gli uomini