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dieci anni dopo 381

lontano! — Manovra, alla quale deve stavolta unirsi, sorridendo, anche S. M. il Re, se vuole porgere, come porge, la mano alla Regina nel suo discendere dal treno.

Questa, e la duchessa Elena d’Aosta, smontano una appresso l’altra. S. M. il Re s’inchina cavallerescamente davanti alla regale consorte, e le offre il braccio; mentre, si sa, la folla applaude.



La Sovrana è vestita in gris-perle, e porta in testa un cappellino delizioso, sotto il quale si schiude, simile a un raggio di sole fra il grigio della nebbia, quel suo abituale sorriso che sa conquidere e ammansare anche i cuori più ribelli.

La splendida figlia di Luigi Filippo d’Orleans, Elena di Francia, la segue in tutto il fulgore della gioventù e della eleganza.

Sono due apparizioni che, per la via degli occhi, si fanno largo,