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dieci anni dopo | 339 |
suo, principe di Piemonte, che era andato sposo a S. A. R. la principessa Margherita di Savoia.
Quel ritratto era stato donato da S. A. R. il Duca Amedeo, insieme a un giojello prezioso contenente i ritratti di Umberto e Margherita, a tutti i componenti quello storico torneo, del quale parlano ancora le ridenti Cascine di Firenze.
Ernesto Turati. | L’Autore. |
Si sa che a quella giostra avevano preso parte moltissimi gentiluomini delle diverse provincie d’Italia, borghesi e militari. Era divisa in diverse quadriglie. La quadriglia Lombarda e la Veneta, s’erano addestrate a Milano sotto la intelligente direzione del marchese di Sartirana, antico colonnello di cavalleria.
Molti furono i volontari del 1859 che figurarono in quello splendido torneo di Firenze — preceduto dall’altro, non meno splendido, dell’antica capitale del Regno.