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304 | parte seconda |
Il sindaco Guglielmi, che da S. M. era stato invitato a salire sul treno reale a Porta Nuova, comunica ai cittadini veronesi la buona novella che Re Umberto, il giorno di venerdì, si sarebbe recato a visitare in forma ufficiale l’antica reggia degli Scaligeri, primo rifugio e primo ostello del fiero Ghibellino.
Venerdì?... giorno delle disgrazie... per chi ci crede!... A proposito del quale dobbiamo narrare un aneddoto, nel quale ebbe parte principale il buon parroco del Chievo: Don Antonio Cornetto — quello delle bandiere.
Il Sindaco di Verona.
La dimane dell’arrivo del Re, mentre il suo fido Luigi Branca gli radeva la barba, S. M. guardando fuori dalla finestra del suo gabinetto di tolètta, proprio di facciata, vide sventolare sul campanile le due bandiere, delle quali abbiamo parlato, illuminate dal sole, e come se nello sventolare volessero dargli il buon giorno.
A quella vista S. M. non nascose un atto di compiacimento.
Il barbiere lo vide sorridere.
Uscito da’ suoi appartamenti, e prima di salire in carrozza per la seconda visita al campo d’assedio, ci disse:
— Ho visto due bandiere sul campanile! — e rivolto al buon Simone Peruzzi, soggiunse: — Inviti per oggi a pranzo il parroco del Chievo.