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298 | parte seconda |
Gentile d’animo, e con una certa quale timidezza latente, S. M. il Re aveva però anch’egli, come tutti gli umani, le sue piccole debolezze, che qualche volta assurgevano a innocui atti, diremo così, di crudeltà. Crudeltà che non faceva male a nessuno; ma della quale specialmente andava vittima il suo primo ajutante di Campo, il prode generale conte Raffaele Pasi.
Questi nacque a Faenza nel 1819, dal conte Paolo e da Teresa Piani. Fu nel 1848 comandante la Guardia Nazionale mobilitata della sua città natale; e nel 1849 tenente colonnello nel I reggimento Fanteria Leggera di Roma; poi comandante il VI di Linea.
Entrato a suo tempo tenente colonnello in un reggimento dell’esercito dell’Italia Centrale — quello stesso che divenne il 48mo nell’esercito regolare — il conte Pasi, nel 1862, dopo una ispezione del generale Scozia di Calliano — della quale avemmo l’onore di stendere la relazione — passò subito a comandare il 30 fanteria: e, nel 1863, venne promosso colonnello del quinto reggimento della gloriosa brigata Aosta.
Nel 1870 fu nominato generale comandante la brigata Regina. — Il suo stato di servizio registra le campagne di guerra 1848, 1849, 1860-61 e 1866. Registra altresì la croce dell’Ordine militare di Savoia, avuta all’as-