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294 | parte seconda |
Dal canto suo, il comitato cittadino, nominato dal sindaco di Verona pei festeggiamenti nell’interno della città — e presieduto dal conte Carlo Albertini assessore municipale — informato che S. M. avrebbe, durante quei giorni, fatto una visita alla città, diramava una circolare invitante tutti i proprietari di carrozza, a voler trovarsi coi loro equipaggi, la sera della visita di S. M., alla rotonda di Porta Nuova per degnamente riceverlo.
Il dì 26, ecco intanto arrivare il ministro della guerra Bertolè-Viale, nonchè il Capo di Stato Maggiore generale, Cosenz — due uomini illustri che non sono più. — Essi sono discesi temporaneamente alla Colomba d’oro: ma dopo la venuta del Re, immigreranno nell’appartamento che li attende al Chievo.
Nel medesimo giorno arrivano pure cavalli e carrozze reali, coi relativi automedonti, auriga, staffieri e valletti: sottoposti tutti agli ordini del Gran Scudiere marchese Pietro Corsini dei principi di Lajatico. Sono otto i cavalli da tiro e altrettanti quelli da sella; in un box fatto apposta è collocata la cavalla favorita di S. M.
Non mancano le casse per gli utili lavori del cuoco.... quelle col vasellame, l’argenteria, la cristalleria, la guardaroba. Molte delle quali rimasero inchiodate; volendo S. M., con generosa cortesia, non isdegnare gli oggetti di casa — fatta eccezione, però, di una sterminata tovaglia da tavola destinata ai grandi pranzi ufficiali, la quale era appartenuta — almeno così mi si diceva — alla vecchia guardaroba milanese del Primo Napoleone! — Un ometto piccino che voleva tutto grande.... persino le tovaglie!
E non mancano le cuspidali casse del famigerato Sciampagna — buono pei bruciori di stomaco, pei mali di capo, ma fortunatamente, non pei brindisi.... perchè alla tavola reale in Italia, si ha il buon gusto di non ne fare.
Insomma tutta roba, s’intende, da far dare il capostorno al più pacifico dei socialisti.... il quale di quella abbondanza non avesse potuto godere!
Laggiù, intorno alla palazzina del frutteto, si sono già piantati i pali del telegrafo.... per recare al Chievo le notizie europee; e qua e là, sparse pel giardino, si rizzano, come per incanto, baracche e mobili tende destinate al personale di servizio.
Alcuni locali annessi alle scuderie vengono trasformati in magazzini per le bottiglie; altri sono adibiti al fabbricatore delle dolcezze.... Altri ancora ai rinfreschi — davvero provvidenziali per i palati inariditi dal solleone di quel torrido agosto.
Al posto delle botti nella tinaja, s’improvvisano i fornelli per le bibite calde....