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252 | parte prima |
mana nelle grandi tenute del principe Baldassare Odescalchi, a Bracciano.
Il conte Felice Scheibler oggi trovasi alla testa di uno dei più importanti allevamenti di puro sangue italiani, sotto il nome di guerra di Sir Rholand, e — beato lui! — continua attivamente partecipare alle caccie a cavallo tanto di Gallarate che a quelle di Roma, sebbene padre di famiglia e con parecchi chili di peso oltre il necessario per saltare staccionate!
Importò cavalli da caccia dall’Inghilterra e arabi dall’India; è membro del Consiglio ippico governativo; nella cui qualità ebbe l’arduo incarico di surrogare quel Mellon famoso, e, diciamolo pure, stallone amaramente rimpianto, del quale malgrado i suoi 18 anni, gli stranieri menano vanto. Nella difficile impresa se la cavò alla meglio, coll’acquisto di due cavalli: Melanion e Workington, che diedero buoni frutti.
Lo Scheibler pubblicò poi di recente un volume, riccamente illustrato, intitolato Sette anni di caccia grossa, edito da quel taumaturgo che è il Comm. Ulrico Hoepli: il quale volume, al successo ottenuto qua e là per il mondo, arrivò — chi l’avrebbe detto? — fino al trono abissino: presso S. M. l’Imperatore Menelik, cui quell’opera fu presentata, in nome del cacciatore e autore italiano, dal rappresentante di S. M. il Re d’Italia in Africa, maggiore Federico Ciccodicola.
Il cortese ufficiale, ivi dallo Scheibler conosciuto di persona, dopo consegnato il volume al Re dei Re, mandava al suo autore la lettera imperiale di ringraziamento, che pubblichiamo; facendola seguire — per quello dei lettori che per avventura non conoscesse l’Amarico — dalla sua brava traduzione.
Documento e traduzione che il maggiore Ciccodicola accompagnava colla seguente lettera:
Addis Alem, 28 Dicembre 1900.
- “Illustr. Signor Conte Scheibler,
“Ho il piacere e l’onore di rimetterle, qui acclusa, una lettera di S. M. Menelik, per lei.
“Per evitarle noie e difficoltà per la traduzione, ho creduto opportuno trasmetterle copia in italiano.
“Intanto, valendomi della presente gradita e favorevole occasione, le invio i miei più sentiti ringraziamenti pel saluto che mi ha mandato, grato e riconoscente pel buon ricordo che ella serba di me.
“Il suo libro, regalo veramente interessante ed istruttivo, mi sarà prezioso compagno nella solitudine della mia residenza.
“La prego di accogliere i miei augurii pel nuovo anno, ed i miei rispettosi ossequi.
Dev. Federico Ciccodicola.„