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i cavalleggeri di alessandria | 245 |
e si unisce a quello dei balconi.... Sono gli stendardi di Crimea e di Custoza, che in testa allo squadrone armato entrano in quel mare di luce; e fatto un giro in piazza Bra, salutano il monumento di Vittorio Emanuele e sfilano pel Corso di Porta Nuova.
All’alba del giorno 25, il conte di Torino, accompagnato dai suoi aiutanti di campo, dal generale De Sanctis, dal colonnello Greppi e dalle rappresentanze, si recò a cavallo a compiere un dolcissimo dovere di figlio, alla Cavalchina, dove sorge il monumento in onore del prode e compianto suo genitore, S. A. R. il principe Amedeo, Duca d’Aosta e già Re di Spagna.
E là che il secondo figlio di Vittorio Emanuele, appena ventenne, veniva ferito; mentre il maggior fratello Umberto, in mezzo al quadrato del 49° reggimento, incoraggiava i soldati a resistere alle cariche della cavalleria Ulana. È là che Amedeo volle che le prime cure fossero prestate ai feriti più gravi di lui, segnando così col proprio sangue la prima pagina della sua vita militare e civile.