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224 parte prima


— Dica a S. A. — rispose il generale Della Rocca — che le mando subito tutta la cavalleria che ho disponibile.

— Generale! — disse allora il colonnello Strada — ci ho qui uno squadrone del mio reggimento; mi permette ch’io ne assuma il comando e carichi con tutto lo stato maggiore?

— Vada! — fu la risposta.

In realtà, di disponibile non c’era che il 1° squadrone dei Cavalleggeri d’Alessandria
Cesare Galluzzi.
— capitano Uberti, luogotenenti nobili Vitali e Mazzola; sottotenenti nobili Rosini, conte Porro e Grassi — ed un plotone e mezzo del suo 5° squadrone, capitano Piovano; più, il maggiore Dogliotti, il capitano aiutante maggiore conte Magnoni, il luogotenente nobile Galluzzi, i due sottotenenti fratelli Oberty, e alcuni individui di bassa forza, tutti appartenenti allo stato maggiore del reggimento.

Il colonnello Strada collocò in colonna per quattro i cinque plotoni, attraversò Villafranca al galoppo, li fermò appena fuori della città e, oltrepassato il fronte della XVI Divisione, pose al trotto la colonna, ordinando al sottotenente Porro di stendere avanti e sulla destra in foraggieri il suo plotone, e di caricare a fondo in quella direzione. Ma appena questi si furono staccati, apparvero tra i fitti filari d’alberi, le lancie dei primi Ulani: e poscia tutto il reggimento che si avanzava al trotto, con uno squadrone d’Ussari in seconda linea. Il colonnello Strada fece immediatamente suonare la carica, ed al grido di — Viva il Re! — i Cavalleggeri d’Alessandria si lanciarono contro la linea de’ cavalieri nemici; che non resse all’urto.... s’aprì, e gli Ulani si dispersero in tutte le direzioni.

Il colonnello Strada, privo di sostegni, non volle che l’inseguimento sbandasse i suoi cavalleggeri; chiamò a sè tutte le trombe disponibili e fece loro squillare la raccolta a destra, a sinistra, e indietro, perchè fosse ripetuto il segnale in tutte le direzioni. Questo fragoroso strombettìo ot-