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220 | parte prima |
rono d’angoscia. Ma quando, sfuriata la prima carica, spazzata l’atmosfera dal vento, comparve in mezzo al quadrato del 4° battaglione del 49°, il futuro Re d’Italia fu un: — Savoia! — generale. Il Principe Umberto, con pochissimi del suo seguito, era rimasto in sella e s’era gettato nel quadrato, traversando la cavalleria nemica„.
Interrompiamo la lettura per dedicare due parole al valoroso IV Battaglione del 49 reggimento che formò il famoso Quadrato di Villafranca; battaglione comandato dal maggiore Ulbrich, e che aveva sotto ai suoi ordini i capitani Cartoni, Crova, Provasi, e il milanese Paolo Frigerio; subalternierano i tenenti Trotti, Marchetti, Carassiti, Piazzola; e, sottotenenti, Menegoni, Federici, Mistrorigo, Piatti, Mariano, Zanella; più, il medico di battaglione Rolando. Si è detto che intorno al futuro Re d’Italia, chiuso nel Quadrato, erano i generali Thaon di Revel e Ferrero; Giuseppe de Sonnaz colonnello di Stato Maggiore: i capitani Bertola, Gianotti, Brambilla, Roero di Settime, Taverna, Trivulzio e Luigi Visconti di Modrone. Per quel fatto il maggiore Ulbrich comandante il battaglione ebbe la Croce dell’Ordine militare di Savoja; il colonnello comandante il Reggimento, la Medaglia d’argento; il comandante la Brigata, Ferrero, pure l’Ordine militare di Savoja, e il suo aiutante di campo Stievano, anch’esso la