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genova cavalleria | 195 |
in luogo del moderno: — Attenti! — si dava l’antico: — Guard’-a-voi! — e nelle evoluzioni di reggimento, si comandava ancora: — Sulla coda della colonna faccia indietro ordine inverso in battaglia! — E dietro questo, giù un’altra litania romorosa di comandi, non solamente dei capitani, ma di tutti gli ufficiali, in coro, da sembrare il finimondo.
Erano tempi.... preistorici, voi direte; ma anche di quei tempi l’arma di cavalleria si è trascinata dietro, come una specie di coda, due eredità
poche piacevoli, due nemiche accanite: la gelosia e la invidia. Gelosia, anzitutto, dei sospettosi mariti, troppo preoccupall del fintinnio di un paio di speroni.... del folgorare di un cimiero.... della vecchia criniera dell’esiliato Keppy.... o della penna d’aquila del moderno Kolbach; invidia, in secondo luogo, di coloro che non potendo, o non sapendo inforcar cavalli, amano i cavalieri come il fumo negli occhi.
Non v’è bella che resista |
cantava persino un poeta, confermando la cosa; però limitandosi, a ca-