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i cavalleggeri di monferrato 159

e primo aiutante di Campo di S. M. Umberto — tutto fasciato e scamiciato, su uno dei soliti cacolets portati dai muli.

Finalmente, alle tre dopo mezzogiorno, incomincia la terza fase della battaglia; la fase decisiva, alla quale prende parte il primo squadrone di Monferrato.

Per ordine del Re si deve prendere l’offensiva. — O fa S. Martino il nemico, o lo facciamo noi! — Incomincia il fuoco, col concorso della divisione Fanti e di quella Durando, la quale non avendo più di fronte il nemico alla Madonna delle Scoperte, può assalire il fianco sinistro dell’ottavo Corpo austriaco.

Il primo squadrone Monferrato, incolonnato con una batteria cui deve servire di scorta, per Rivoltella e S. Zeno, si dirige anch’esso sul campo di battaglia. Vi arriva mentre scoppia quel famoso uragano durato mezz’ora, che infradiciò tutti; ma in compenso rinfrescò l’aria affocata. La colonna segue per un tratto la ferrovia; ma trovatasi di fronte a S. Martino, la sua batteria prende posizione e lo squadrone pure.

Ed eccoci all’epico, indimenticabile atto finale!... Eccoci al generale assalto!

Pari a quelli della mattina, ecco i tamburi che battono il passo di carica!... Ecco squillare le trombe, e suonare le fanfare; e, misto al suono delle bande militari, ecco il grido: — Savoia! — ripetuto dalle squadre che tentano salire il colle, attaccando alla baionetta!...

Salgono.... scendono.... risalgono.... riscendono. I cappotti sono inzuppati d’acqua e diventano plumbei; le brache, le ghette di tela, vanno a mano a mano tingendosi di rosso pel sangue che sprizza dalle nuove ferite.

La lotta dura a lungo. Gli assalti, cessati un momento, riprendono più violenti, accaniti, terribili.... Le ore, i minuti, non si contano più.... I morti e i feriti nemmeno!

Durante la lotta, il nostro secondo squadrone tutto riunito, rinnova il suo noioso incarico di scortare l’artiglieria.

Ma il capitano Avogadro non è un uomo da contentarsene. Arrivati presso al tramonto, visto che a poco a poco andavano esaurendo le forze, non l’entusiasmo, delle nostre fanterie; accortosi che gli austriaci, esausti anch’essi, accennavano però, sul colle, a un ultimo sforzo; egli, di sua iniziativa, volle vincerne l’estrema resistenza:

Colonna avanti!... Per quattro!... Al trotto.... Marche!

Dietro di lui ci arrampichiamo per una specie di scalinata spalleggiata da secolari cipressi. I bersaglieri, sfiniti, riprendono nato e ci animano gridando: — Viva Monferrato!

Sul colle si formano i quadrati nemici....