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130 | parte prima |
II.
Il reggimento Cavalleggeri di Monferrato, abbandonato sul Ticino il contatto coll’esercito austriaco, era stato diviso in due parti, e veniva assegnato ai primi Corpi francesi, ch’erano giunti in Piemonte senza cavalleria.
Il terzo e il quarto squadrone, a quello di Baraguey d’Hilliers, a Voghera. E non fu che dopo la battaglia di Magenta, che il nostro primo mezzo reggimento venne riunito all’altro mezzo, reduce dal cruente combattimento di Montebello; e, ambidue uniti, furono destinati alla III Divisione piemontese, comandata dal bravo generale Mollard.
Montebello?!....
Come scrivere questo nome e non parlarne?
Il conte A. di Bagnolo, maggiore allora nel reggimento che per l’appunto Montebello s’intitola, illustrò quella giornata con una dotta e bella conferenza pubblicata nella Rivista di Cavalleria di parecchi anni fa. E, prima ancora, ne scrisse con intelletto d’amore quel bravo Quinto Cenni, del quale abbiamo parlato; e, recentemente, se ne occupò il capitano Lomonaco, benemerito fondatore di quell’aurea pubblicazione ch’è Il Giornale del Soldato. — Il Lomonaco, che qui ringraziamo pel cortese