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vecchi fasti | 101 |
II.
Discendente questi da una antica e illustre famiglia patrizia, era figlio dell’ultimo podestà di Venezia — il conte Giovanni — il quale non aveva nascosto, prima della rivoluzione, le sue debolezze per la Corte Austriaca. Scoppiata la rivoluzione del marzo del 1848, essendo ben noti i sentimenti liberali e patriottici del giovane Piero, questi fu subito scelto quale ordinatore, e comandante della IV Legione di Milizia mobile — dei fasti della quale parlano ancora i forti di Brondolo e di Malghera.
Caduta Venezia nell’agosto del 1849, Piero Correr, esule in Piemonte, avendo dato alla patria quasi tutto l’avito patrimonio, accettò, per vivere, un modesto impiego nell’amministrazione ferroviaria della nuova Italia.
Sorta l’alba del 1859, egli si recò a Milano quale Capo del Comitato Veneto, creato per assistere i suoi concittadini, e vagliare i titoli di coloro che avevano bene meritato dalla patria, sì nella difesa di Venezia del 1848-49, come nella campagna di guerra del 1859; e a Milano egli fu uno