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86 | parte prima |
grande sua soddisfazione, nel bel reggimento Ussari di Piacenza, di desiderata memoria.
Chi rammenta Luigi Esengrini sotto quelle spoglie, ricorda certamente uno fra i più eleganti ufficiali del reggimento. Cosicchè, anche da un certo punto di vista estetico, si può dire che il generale Durando, scegliendolo a suo aiutante di campo, mostrasse d’avere molto buon gusto e mano assai felice. Perchè, all’avvenenza, Luigi Esengrini accoppiava il valore; valore che egli provò a Custoza nel 1866, sul campo bagnato dal sangue di molti altri suoi concittadini milanesi, vecchi volontari del 1859 — quali per esempio i due eroici ufficiali Armando Vitali e Camillo Dal Verme dei quali parleremo in altra parte di questo libro.
A Custoza l’Esengrini non volle essere da meno degli altri; onde, non avendo, come aiutante di campo, nessun comando di truppa, volle spontaneamente unirsi ad alcune cariche della cavalleria, percorrendo valorosamente la fronte dei combattenti tra i più gravi pericoli.
Per quel fatto ebbe la medaglia d’argento al valore militare.
Alberto Corbetta. |
Presso il generale Durando c’era pure, quale aiutante di campo, un altro giovane milanese, l’Alberto Corbetta; il quale, soldato volontario, indi ufficiale anch’esso nel 1859, benchè avesse lasciato il servizio da pochi anni, volle volontariamente prender parte alla campagna del 1866; trovandosi per tal modo, insieme all’Esengrini, nella cruenta giornata di Custoza.