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soprannaturale, la pace vera che nella venuta di Gesù Cristo sulla terra fu dagli angelici cori annunziata agli uomini di buona volontà; che è nella vita presente un riflesso di quell’ineffabile stato di contento e di amore che si chiama gloria nella seconda vita, e come discende dal cielo così fa simile, quanto si può, al cielo la terra. Del tesoro di questo bene è costituita depositaria e dispensatrice la Chiesa dal suo Fondatore divino, poichè per mezzo di lei si imparano quelle verità, si ricevono quelle grazie in cui trovano il loro riposo la mente e il cuore. Ministro io, sebbene indegno, della Chiesa e mandato a voi dal suo Capo visibile, nel darvi quel saluto di pace, che vi rinnoverò ogni giorno dal santo altare, già incomincio la missione di comunicarla questa pace alle anime vostre. È dunque una missione di pace quella che vengo ad esercitare tra voi; la stessa missione che per ben diciassette anni adempiè il benemerito Pastore che tanto amaste, quella di molti personaggi insigni per scienza e virtù che illustrarono la Sede episcopale Acquese, quella di S. Maggiorino e di S. Guido che invochiamo protettori nostri in cielo. Missione per voi salutare ma per me formidabile ed apportatrice di gravi sollecitudini ed anche di penosa trepidazione se non quietassi l’animo nella pace della ubbidienza, se non sapessi che troverò nella Diocesi molti ausiliari pronti ad agevolarmene il compimento.

E i primi ausiliari i più validi sostegni della mia missione sarete Voi, o Venerabili Fratelli, Dignità e Canonici della Cattedrale. La Chiesa, provvida madre, vuole che io mi appoggi al vostro sapere ed alla vo-